Mitigazione del rischio idraulico.

Lunedì 12 gennaio è stato presentato il progetto per la mitigazione del rischio idrogeologico da parte del Consorzio di Bonifica.
Ecco la relazione dell’incontro.

Mitigazione del rischio idraulico.
Relazione sulla conferenza dei servizi organizzata dal Consorzio di Bonifica per presentare il progetto preliminare degli interventi.

Mara Cambarau, Francesca Cupello

Il giorno 12 gennaio si è tenuta presso gli uffici della Direzione regionale territorio-ambiente-infrastrutture la conferenza dei servizi, cioè la riunione tra tutti i soggetti sitituzionali che hanno competenza sul fiume, in cui è stato presentato il progetto preliminare delle opere che verranno realizzate.
Alla riunione erano presenti rappresentanti delle amministrazioni coinvolte (Regione, Provincia e Comuni), tecnici delle società che gesticono le varie infrastrutture sul territorio oltre ad alcune associazioni che hanno seguito il percorso fin qui svolto.
La riunione è stata aperta dall’ing. Morandi (Bonifica) con la presentazione dei lavori di raccolta dati svolti preliminarmente alla stesura del progetto. In particolare si è proceduto all’assegnazione di uno studio sull’assetto idraulico ed uno sulla dinamica fluviale. Come ulteriore passo, tramite la rilevazione laser scanning dell’alveo (LIDAR), sono stati aggiornati i dati morfologici poi arricchiti da una serie di rilevazioni GPS realizzzti direttamente in loco. Tutto cio‘ ha portato anche all’aggiornamento del PAI (Piano di Assetto Idrogeologico).
Dopo questa introduzione l’ing. Sugaroni (Bonifica) ha proceduto ad illustrare il progetto. Il primo dato esposto riguarda l’individuazione delle aree di intervento, in concreto tre, caratterizzate da una elevata pericolosità relativa alle piene duecentennali (prese come punto di riferimento) e dalla prossimità degli insediamenti urbani. Tali zone sono: Barca vecchia, Pian lungo ed Orvieto Scalo/Ciconia.
Sono stati individuati vari interventi possibili: dalla delocalizzazione delle infrastrutture, alla laminazione della piena attraverso casse di espanzione; tuttavia entrambi sono risultati impraticabili sia per aspetti economici che tecnici. Pertanto la scelta e‘ totalmente ricaduta sulla realizzazione di difese passive.

Partendo dalla zona di Pianlungo il progetto prevede il consolidamento della difesa già esistente lungo la Strada Provinciale n. 48, con la realizzazione di un ulteriore tratto e l’innalzamento di tutto l’argine per un valore di 1,50 m.

Più articolato è l’intervento ad Orvieto dove sono interessati gli abitati di Ciconia ed Orvieto Scalo. In totale sono state individuate otto opere da realizzarsi in destra ed in sinistra idraulica e così suddivise:
Destra idraulica:
1. Sottopasso del fosso di San Zeno: realizzazione di una difesa passiva di collegamento tra il rilevato della complanare e la strada adiacente ed opere per il corretto smaltimento delle acque.
2. Sottopasso del parcheggio di Piazza della Pace: realizzazione di un argine di chiusura.
3. Convergenza della complanare con la rotonda del ponte dell’Adunata: realizzazione di un’arginatura che copre il tratto della carreggiata al di sotto della quota di sicurezza e lavori per il deflusso delle acque.
4. Zona de Martino: realizzazione di un argine con una scogliera di rinforzo e di opere per il deflusso delle acque.
5. Zona depuratore: realizzazione di un argine con una scogliera di rinforzo e di opere per il deflusso delle acque.
6. Svincolo autostradale: realizzazione di un argine con una scogliera di rinforzo e di opere per il deflusso delle acque.
Sinistra idraulica:
1. Confluenza Paglia-Chiani: realizzazione di un argine a partire dal muro adiacente alla palestra dell’istituto per Geometri, parallelo al campo del ruzzolone e poi alla sponda sinistra del Chiani.
2. Confluenza fosso Fanello: per garantire la stessa sicurezza nei due lati del fiume, si realizzera‘ un argine a partire dalla spalla sinistra del ponte dell’Adunata fino all’arginatura destra del fosso Fanello.

Da questo insieme di interventi restano fuori due criticita‘: la prima relativa al Fosso Carcaione, per il quale sono stati gia‘ individuati dei fondi ed i progetti sono in fase d’opera; una seconda relativa al Fosso della Badia, per il quale, invece, sara‘ necessario reperire i fondi.

L’ultima parte del progetto riguarda la sistemazione idraulica di un tratto dell’alveo del Paglia, in particolare la zona antecedente al ponte della S.P. n. 48. L‘area e‘ delimitata, a nord, da una strettoia naturale del corso del fiume‘ mentre a sud, dalla soglia antecedente allo stesso ponte. Si procedera‘ con l’asportazione di materiale sedimentato dal fiume e con il consolidamento delle sponde soggette ad erosione.

Tenendo conto che la cifra complessiva a disposizione e‘ di EURO 8.200.000, le risorse economiche saranno cosi‘ suddivise:
EURO 1.050.000,00 per la zona di Pianlungo/Allerona
EURO 6.200.000,00 per la zona di Orvieto Scalo/Ciconia
EURO 925.800,00 per la risagomatura del fiume. Per quest’ultima parte sara‘ necessario procedere ad un successivo reperimento di fondi per un ammontare complessivo di EURO 3.400.00,00

Il passo successivo consiste nel suddividere il progetto in tre fasi attuative (corrispondenti alle varie zone), e per ognuna si procedera‘ con una conferenza dei servizi sul progetto definitivo.
Per quanto riguarda i tempi, approssimativamente ma con relativa certezza: entro marzo-aprile definizione die progetti esecutivi; entro l’estate assegnazione die lavori; tempi di realizzazione die lavori un anno dall’assegnazione.

Scarica il documento in formato PDF: Interventi sul Paglia (Bonifica)


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