Terza cartolina: la riva sinistra a valle del ponte dell’Adunata. Realizzare e manutenere

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Questa volta ci affacciamo dal ponte dell’Adunata guardando sulla riva sinistra del Paglia. Si sta realizzando una scogliera imponente ed una arginatura che si collegheranno a quelle previste sul torrente Fanello continuando, pensiamo, fino alla briglia trasversale di stabilizzazione del ponte.
Procedendo verso valle, con pochissimi aggiustamenti, sarebbe realizzabile un sentiero ippo-ciclo-pedonale (si definisce così) che arriva a Camorena: primo tratto di quello che potrebbe collegare Orvieto ai resti del porto romano di Pagliano. In altri termini: il percorso benessere dei cittadini potrebbe essere pronto entro l’anno; l’occasione di trekking urbano – archeologico per cittadini e per turisti, invece, prevista e realizzata in breve.
Un accesso a questa zona del parco sarebbe dal Centro artigianale di via delle Acacie, un altro da Ciconia. Per consentire quest’ultimo, la scogliera che si sta realizzando sotto l’arcata del ponte dell’Adunata deve essere percorribile: dunque, la sommità deve essere trattata in maniera che non sia dilavata dalle prime piogge, come successo e, soprattutto, devono essere adeguatamente canalizzate le acque chiare di fogna che hanno causato lo smottamento e la frana della precedente opera.
In relazione alla funzione di parco fluviale in tratto urbano, appare chiara l’importanza di canalizzare le acque meteoriche più a valle possibile; di realizzare un attraversamento utilizzando la briglia; di sistemare l’alveo risagomando il deposito di ghiaia; di ripristinare la riva di pesca sportiva. Segnaliamo anche la necessità di rimuovere e le camionate di terra inopportunamente trasportate sotto l’alberatura e di setacciare il suolo rimanente prima di provvedere all’inerbimento.

Torniamo a chiedere all’autorità politica (Comune), tecnica (Bonifica) ed esecutiva (ditte appaltatrici): una visione prospettica e un rendering che renda comprensibile l’aspetto del manufatto una volta terminato; l’impegno ad utilizzare le economie di cantiere per interventi, a progettazione partecipata, che consentano la fruizione pubblica del fiume. Stavolta aggiungiamo alle richieste anche quella di conoscere il piano di manutenzioni previsto per le opere in corso di realizzazione. Ah, una cosa piccola piccola, una verniciata alla ringhiera del ponte, è prevista?

Come già per la prima e la seconda cartolina, rimaniamo in attesa di risposte e opportunità di confronto.
Qui sotto ecco l’immagine, segnalataci da un cittadino, di come potrebbe essere un tratto del fiume Paglia.

A presto,
Il Direttivo

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