Quarta cartolina: il fosso dell’Abbadia. Gli accessi al Parco e una prima buona notizia

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Questo è il sottopasso della strada della Direttissima (la foto è di aprile, si stava istallando il cantiere), in fondo si vede quello dell’autostrada. Sono stati realizzati sul percorso che il Fosso dell’Abbadia (non si vede, è oltre il terrapieno a sinistra) fa per immettersi nel Paglia. L’intervento su questa area può, anzi deve, considerare che di qui possono accedere al parco fluviale anche i suoi fruitori. Prima della chiusura ferragostana fervono i lavori: venite a vedere quanto è cambiato l’aspetto dell’area e provate ad immaginarne la sua sistemazione.
Orvieto scalo è stato costruito intorno alla stazione ferroviaria ed ha trovato la sua iniziale direttrice di espansione urbana a ridosso del fosso dell’Abbadia. Aree di rispetto e percorsi ciclo pedonali idonei che costeggino gli argini del fosso raggiungerebbero gran parte dell’abitato connettendo 2 parchi urbani, la scuola media, le zone residenziali, i negozi e gli uffici. Il percorso del fosso dell’Abbadia assumerebbe così una funzione di “arteria della mobilità dolce” essenziale al miglioramento della qualità della vita dei cittadini residenti ma anche di tutti quelli che vorranno fruire del parco fluviale raggiungibile, sul versante di Orvieto scalo anche dagli accessi di Piazza della Pace e di via Ulderico Stornelli.
Le considerazioni appena fatte per Orvieto scalo possono ripetersi, con variabili di contesto non di struttura, per Ciconia e per Sferracavallo: la ricucitura urbanistica della parte moderna della città di Orvieto potrebbe veramente ricominciare dalla valorizzazione del reticolo fluviale del Paglia ai piedi della rupe.
In questi giorni si sta lavorando anche sul tratto di confluenza del fosso dell’Abbadia con il Paglia. Per quest’area ci sono un progetto esecutivo del Comune e uno virtuale della Provincia su cui diremo qualcosa in un’altra cartolina. Venendo da Ciconia, appena superato il ponte dell’Adunata, prima di immettervi nella “Rotonda” date un’occhiata alla vostra destra. Rapida e fugace ché lo slalom è impegnativo: oltre le ruspe e il polverone potete vedere l’incannucciato regolare dell’orto di un privato. Ora, ripreso il controllo dell’autovettura, pensate che l’area potrebbe accogliere, tra l’altro, un sistema di orti sociali funzionale anche alle esigenze del vicino Polo scolastico. A proposito, quanti conoscono la meravigliosa “Valle degli Orti” che c’è alla Patarina lungo il Fosso Albergo La Nona?

Il Comune di Orvieto ci ha assicurato che entro settembre avremo un Master Plan degli interventi sul reticolo fluviale in ambito urbano, dei rendering delle realizzazioni più significative e un accordo per la progettazione partecipata del Parco Urbano del Paglia. Ci sembra un gran bella notizia e ringraziamo il Sindaco e l’ingegner Longhi per la loro disponibilità.
Viste le esperienze pregresse non ce ne vorranno se continueremo a sollecitare la cosa, se renderemo pubblici eventuali ritardi e/o riduzioni, se continueremo a scrivere le nostre cartoline.

Qui sotto un suggerimento sulla sistemazione delle difese idrauliche del fosso dell’Abbadia e degli altri fossi perché siano anche opportunità di connessione sociale.

A presto,
Il Direttivo
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